Dottoranda presso l’Università degli Studi di Sassari con un progetto di ricerca incentrato sulle scritture autobiografiche delle attrici italiane. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Lettere, Filologia Moderna e Industria Culturale nell’A.A. 2017/2018 con una tesi intitolata “L’arte del divenire. Alida Valli: il cinema, lo spettacolo, la vita”. Ha pubblicato un saggio dedicato alle figure femminili di Le acrobate (S. Soldini, 1997) che è stato raccolto in Genealogie. Studi sulle donne nel cinema italiano (ETS, 2017) curato da Lucia Cardone e Mariagrazia Fanchi e, recentemente, un articolo per Arabeschi intitolato “Lo specchio della scrittura. Catherine Spaak e le storie della sua solitudine”. Sono in corso di pubblicazione anche i saggi “Gli scandali di una «ninfetta con la frangia lunga». Catherine Spaak nei primi anni Sessanta”, per «Schermi», e “Echi di Medea. Sull’immagine divistica di Alida Valli matura”, scritto insieme a Giovanna Maina per gli Atti di Pubblicazione delle giornate internazionali di studio Cenerentola e Pigmalione. Raffigurare e narrare il divismo femminile nel cinema, a cura di Chiara Tognolotti.