È ricercatrice di Discipline dello spettacolo presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. Si è occupata prevalentemente di drammaturgia del Novecento (Gabriele Vacis, Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Armando Punzo) e di drammaturgia siciliana contemporanea (Lina Prosa, Emma Dante, Davide Enia) secondo prospettive di ricerca interdisciplinari, che tengono conto delle recenti acquisizioni della visual culture e dei performing studies. Particolare attenzione ha riservato allo studio della Storia del teatro come Bene Culturale e alle Pratiche di archiviazione della memoria teatrale con specifico riferimento all’Opera dei pupi di tradizione catanese.
È autrice dei libri Il Sergente di Marco Paolini. Epica, memoria, narrazione (Bonanno, 2011); Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (Algra, 2017), «Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro (Titivillus, 2019) e Titina De Filippo. L’artefice magica (Cue Press, 2020).
Fa parte della redazione di «Arabeschi. Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità» e per i “Quaderni di Arabeschi” ha pubblicato lo studio: Carlo Ludovico Ragghianti e i linguaggi della visione (Duetredue, 2017).